domenica 10 aprile 2011

Latte di soja autoprodotto.

Ho cominciato ad interessarmi di latti vegetali autoprodotti proprio in questo periodo, l'anno scorso, perchè volevo fare in casa il latte di farro o d'avena, che consumavamo già da diverso tempo, molto più frequentemente di quello di soja, comprandolo al mio negozietto di fiducia.
Cercando di qua e di là, ho scoperto il primo blog cui mi sono affezionata e da cui ho tratto tantissime ispirazioni : cotto al vapore . Da qui mi si è pian piano aperto un mondo... un universo di idee, informazioni e "invenzioni" che mi ha coinvolta ad un punto tale da decidere di cominciare a scrivere io stessa...

Ma veniamo a noi... Come promesso, ecco come faccio il latte di soja senza l'ausilio della speciale brocca ( la Vegan Star, per intenderci) elettrica.
In realtà per l'ispirazione devo ringraziare Erbaviola : la mia centrifuga purtroppo non era adeguata al suo procedimento, così ho pensato di frullare il tutto e poi usare una garza per filtrare il tutto e il risultato è stato ottimo!!!
Ma andiamo con ordine...

Si devono mettere a mollo per almeno 24 ore 100 gr di fagioli di soja (110 gr se si vuole un latte un po' più corposo); quindi metterli a bollire in sufficiente acqua, con un pezzo di alga kombu, per almeno 30 minuti. Scolare e togliere le pellicine.
 

Poi frullarli con circa mezzo lt di acqua nel frullatore per circa 5 min alla max velocità.


Dopo di che si filtra il tutto attraverso un colino a maglia fittissima e/o una garza pulita e il risultato è il liquido da una parte e l'okara (il residuo) dall'altra.


Ora si può imbottigliare il liquido, al quale si aggiunge un dolcificante a piacere (io ci metto il miele d'acacia, ma si può aggiungere il malto di riso o di mais o lo sciroppo d'agave, perchè hanno dei gusti abbastanza neutri) e tanta acqua da riempire la bottiglia da litro, e conservare l'okara per altre ricette: un pane saporito e nutriente oppure un polpettone con verdure o altro ancora, guardate qui ( c'è da sbizzarrirsi!!!).


Et voilà! 1 litro di latte di soja buonissimo e auto-prodotto: con tutti i vantaggi dell'assenza dell'imballaggio di confezionamento, del ridotto costo di produzione (il risparmio è di almeno €1,50 a settimana) e dell'utilizzo dell'okara in ricette che fungono da alternativa al seitan e al tofu o ad altro.
In genere lo uso per ricette dolci (torte, budini o creme) e allora ci aggiungo anche un pezzetto di vaniglia (nella bottiglia) tagliato a metà per il lungo, così da aromatizzarlo il più possibile... Ma si può anche lasciare senza dolcificante, così lo si usa per tutte le ricette, anche quelle salate (tipo la besciamelle!).

Ebbene... buona produzione e poi ditemi...

2 commenti:

  1. io fino ad oggi mi ero limitata a fare il latte di riso, ma questo post mi stuzzica davvero :)
    Non sapevo di poter ottenere 2 prodotti (Latte e okara) al posto di uno ...Bello, bello :D

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  2. Già già... Il bello dell'autoproduzione!!!
    Ciao ;)

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