sabato 5 marzo 2011

Siamo quello che mangiamo

Oggi avevo già in mente 2 o 3 cosine di cui parlare… e sembra proprio che l’ Universo intero mi abbia portato a queste in modo insistente, dato che appena sono riuscita a mettermi davanti a pc, ho avuto a destra e a manca indicazioni per farlo… CIOE’:
le mie ricette --- il mio ingresso in Veganblog --- la Leche League
E  tutto è ovviamente collegato! Ma andiamo con ordine…

 Forse l’ho già detto, ma la mia seconda passione è cucinare: anni fa stavo per aprire un ristorantino francese (e quasi vegetariano), ma si è poi presentata “una serie di sfortunati eventi” che hanno cambiato l’ordine delle cose e la mia strada è diventata un incubo per me e mio marito (il tutto mentre ho scoperto di essere incinta!). Evidentemente “il destino ha molta più fantasia di noi”, perciò da lì a poco l’idea del ristorante è svanita, ma si è ripresentato il mio grande amore, l’insegnamento, sfociando nella situazione di felicità che vivo ormai da 2 anni (prima comunque la gavetta con persone poco carine l’ho fatta anch’io!!!) E menomale, perché in quel periodo avevo letteralmente perso la voglia di cucinare!!!
Pian piano mi sono ripresa (grazie anche a mio marito!)e ho ritrovato la gioia di creare ed inventare. Non solo: sono diventata vegetariana (posso dirlo? Mangio il pesce e uova  solo una volta ogni tanto… )e, anche se mio marito a volte mangia carne di selvaggina, siamo sulla strada per diventare vegani!
Da qui la mia ricerca nell’ultimo anno, soprattutto, di ricette che potessero soddisfare la nostra alimentazione in accordo con la nostra salute e che potessero mostrare ai nostri familiari che non siamo pazzi o alternativi, ma semplicemente mangiamo cose che ci piacciono e fanno stare bene nel corpo e nello spirito (l’ultima volta che ho mangiato una fettina di bresaola, 3 anni fa, ho avuto l’immagine davanti agli occhi di una mucca che si avvicinava al macello: ne ho percepito la chiara sensazione di terrore!Forse era rimasta una quantità sfuggita ai controlli di ormone della paura in quella confezione…)
Ecco perché penso che la mia creatività abbia raggiunto dei buoni livelli e mi sono lanciata: ho linkato il sito/blog di Veganblog ,che già seguivo da un po’, e mi sono detta “perché no?”: ho mandato la ricetta della mia crostata (che avevo già postato nel mio blog) che mi viene sempre bene, qualunque sia la variazione degli ingredienti, e loro me l’hanno postata il giorno dopo… Fantastico!!!
Le persone che hanno inserito i commenti sono state tutte gentilissime e mi hanno fatto sentire davvero apprezzata! Una botta di autostima non indifferente!!!
Tra queste (senza nulla togliere alle altre,s’intende!!!) ho trovato Mirko che nel suo blog parla non solo di ricette, ma anche di argomenti sulla mia stessa lunghezza d’onda! E infatti… eccoci alla terza “cosina “di oggi”: coniugare allattamento e svezzamento vegan…Potete leggere il post   sul suo blog… e tra l’altro ha messo una foto splendida!!!

L’educazione al rispetto degli altri esseri viventi parte dal rispetto che poniamo verso noi stessi: e allora credo dovrebbe diffondersi a macchia d’olio (e.v.o., naturalmente... ) la consapevolezza che svezzare un bimbo a 4 mesi è costringere un sistema digerente delicato come il suo ad accettare sostanze per le quali non è ancora pronto!!! E se poi ci aggiungiamo che il pediatra “consiglia” la madre di mettere un bell’omogeneizzato di  vitello… bèh, allora …
La Leche League  (a cui dedicherò un post a parte, perché ho intervistato una mia amica consulente ) ad es. dà delle informazione su come si potrebbe svezzare il proprio bimbo, rispettando i suoi tempi e la naturalità del processo/percorso intrapreso dalla coppia madre/figlio (in accordo con la sua realtà familiare!!!).  Quando è nato nostro figlio non ero ancora vegetariana così convinta e non avevo ancora cominciato a preferire cibi bio: la sua nascita ha cambiato molte cose!!!
Ora che ha quasi 6 anni e mezzo, vorrei che cominciasse a capire perché la sua mamma non mangia carne di nessun tipo, ma purtroppo l’esempio dei nonni e dello zio, che abitano alla porta accanto, è più forte di quello di mamma e papà. Io e mio marito siamo dell’idea che non sia giusto imporgli di non mangiare carne( dato che da piccolo comunque l’ha mangiata), ma uno stile alimentare più sano ,sì!!!
Ancora una volta però ci si scontra con un pensiero collettivo secondo il quale  “l’uomo mangia carne da sempre” e questo è sufficiente a far credere che questo sia giusto.
Bèh, non so se sia più giusto o no credere, invece che si possa cambiare direzione in virtù di quel rispetto tra animali (quanti si ricordano che l'essere umano è un mammifero?!?), ma certo è che lo stile di alimentazione che ho intrapreso assieme a mio marito ci fa stare bene, sotto molti aspetti.

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