In questi giorni di festa, nonostante la “preparazione” anti-consumistica, sono arrivati parecchi regali a Nahele. Gli abbiamo detto però che solo alcuni erano stati lasciati dagli elfi di San Nicola, gli altri erano doni dei nostri parenti.
Lui comunque era così eccitato e felice per tutti quei pacchetti da scartare, che ho avuto l’impressione che avesse dimenticato tutto ciò che avevamo cercato di trasmettergli.
Lui comunque era così eccitato e felice per tutti quei pacchetti da scartare, che ho avuto l’impressione che avesse dimenticato tutto ciò che avevamo cercato di trasmettergli.
Il punto è che spesso io e mio marito abbiamo l’impressione che le nostre decisioni di genitori non vengano rispettate, proprio dai nostri familiari, ed è molto frustrante!
Dopo attenta riflessione sono giunta a questa conclusione: ”i nostri familiari non ci vedono “ancora” come adulti (nonostante i nostri 42 e 39 anni) e, come tali, siamo incapaci di prendere delle decisioni “sensate"; basti pensare che NON MANGIAMO CARNE! (già questo per loro è più che sufficiente per ritenerci “incapaci di intendere e volere”!!!), come potremmo allora sapere cos’è bene per la salute del nostro bambino?!? Come può essere così nociva una merendina? E che male può fare un giochino regalato dalla zia che lo vede una volta ogni tanto???
Ma se la merendina è TUTTI I GIORNI e il giochino è quello che la mamma non vuole acquistare perché oltre ad essere una emerita ca…, costa in modo esagerato ed è sospetto di essere pericoloso…
Ma è inutile: è come combattere contro i mulini a vento!
A volte adotto la tecnica del “concedere”, per non creare la voglia della trasgressione/proibizione (sapete, no?, più una cosa è proibita e più se ne ha voglia…), così gli compriamo delle merendine biologiche e/o industriali (quelle meno “addittivate” possibili) e allora diventiamo ancora più pazzi (ma come? Voi potete e noi no?!?)
Insomma un delirio di sentimenti contrastanti: il bello di avere i genitori vicini e le difficoltà della convivenza quotidiana, con loro e con un bimbo che cresce e che a volte è già un pre-adolescente!
Uff! Che karma!!!
Sono molto daccordo con quello che scrivi.
RispondiEliminaSei già fortunata a combattere contro i mulini a vento insieme a tuo marito,io spesso devo combattere anche contro di lui,non tanto per i giocattoli o per il cibo su cui siamo daccordo ma piuttosto sul vivere più eco-eticamente per quello che ci è possibile.
Io al mio bambino a Natale ho regalato un arcobaleno Waldorf di legno molto bello e sono stata accusata da tutti di averlo scelto perchè piaceva a me come Design, invece lui ci gioca molto e insieme a noi lo trasforma in tanti altri giochi diversi e invece lascia da parte o ci gioca solo per pochi secondi tutti quei giochi di plastica sonori assordanti che nonostante tutto gli hanno regalato.
E' facile essere giudicati come persone strane e controcorrente per forza
quando invece uno cerca solo di liberare il proprio bambino dagli schemi che la società gli imporrà.
Ciao, Sara! Grazie d'essere passata di qui.E grazie di condividere le "turbolenze" delle nostre scelte di vita...Dovremmo fondare il "club dei Don Chischotte" e sarebbe un club numerosissimo! Un abbraccio e un bellissimo 2011!
RispondiEliminaSilvia
Ripasserò,perchè il tuo blog è molto bello
RispondiEliminatanti auguri anche a te